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Testiera Micklem: la rivoluzione in testa

Prende il nome dal suo inventore, William Micklem, allevatore, addestratore e cavaliere irlandese che ha messo a punto una testiera multifunzione in grado di offrire ai cavalli la massima comodità e quindi serenità nel lavoro, la Micklem Multibridle.

Distribuita dall’azienda irlandese Horseware, questa testiera è stata studiata per adattarsi perfettamente al cranio del cavallo.

La sua caratteristica principale, e vincente, è che, per la sua forma particolare, non crea pressione in nessun punto critico e diventa così per i cavalli una sorta di guanto che quasi non sentono.

William Micklem ha studiato la forma del cranio del cavallo e i suoi punti più sensibili e ha creato una testiera che ‘gira attorno’ a queste zone delicate non sottoponendole a pressione. Il risultato è che, durante il lavoro, gli interventi del cavaliere risultano meno invasivi e il cavallo si sente più sereno. È per questo che, sebbene sia molto apprezzata da tutti i cavalli, lo è in particolar modo con quelli molto sensibili e con i cavalli giovani. Molti cavalieri internazionali hanno assistito a vere e proprie trasformazioni nei loro cavalli che, con questa testiera, stando finalmente più comodi e non temendo più la mano del loro cavaliere, hanno smesso di preoccuparsi diventando più disponibili e ben disposti verso il lavoro.

La sua forma

 

La Micklem Multibridle è stata messa a punto studiando non la testa del cavallo, e cioè la parte visibile, ma il cranio, per capire quali fossero i punti più delicati per poterli evitare. I montanti, che nelle testiere tradizionali passano in corrispondenza dell’estremità superiore degli zigomi, dove l’osso è ricoperto solo da un sottile strato di pelle, qui passano più in basso evitando continui sfregamenti. La capezzina poi ha una particolare forma semicurva che appoggia più in basso sul naso evitando un punto estremamente sensibile, quello dell’uscita dal cranio dei nervi facciali, responsabili della sensibilità di tutta la parte bassa del muso. Inoltre questa particolare forma della capezzina protegge anche i denti e l’interno delle guance. Osservando il cranio si nota, infatti, che la mascella è più larga della mandibola e, stringendo la capezzina con le testiere tradizionali, i denti dell’arcata superiore vengono strizzati contro le mucose, posizione questa non solo molto scomoda, ma che può anche dare gravi problemi ala bocca. Questa capezzina invece si chiude più in basso lasciando liberi i denti.

Varie opzioni

La Micklem si chiama Multibridle proprio perché offre diverse soluzioni di utilizzo, con e senza imboccatura. Utilizzandola con l’imboccatura si aggancia il filetto a due cinghiette collegate ai montanti. Il kit Micklem inoltre fornisce due piccoli moschettoni da agganciare agli anellini della capezzina e agli anelli del filetto che, oltre a tenere più fermo il cannone, lo sollevano leggermente togliendo un po’ di pressione da barre e lingua. La Micklem si può impiegare con qualunque tipo di imboccatura. Si può però anche impiegare in versione bitless in ben tre modi differenti.

Le tre versioni bitless

Senza imboccatura la Micklem si può aggiustare in tre modi differenti (spiegati nel dettaglio e con immagini anche nella confezione) che offrono diversi gradi di controllo.

Nel primo caso, dove il controllo è molto leggero, le redini si agganciano agli anellini della capezzina e l’azione è quindi limitata al naso. Nel secondo caso, tramite una fascetta fornita con il kit Micklem, le redini si collegano alla parte della capezzina che passa sotto al mento. L’azione delle mani del cavaliere si riflette quindi anche sulla barbozza. Nel terzo caso, in cui l’azione risulta più forte, si utilizza un altro accessorio fornito nel kit, una lunga cinghia che si fa passare nel sovracapo, si incrocia sotto le guance e si fa poi passare negli anellini della nasiera, per collegarsi infine alle redini. L’azione delle mani quindi si riflette su naso, mento e nuca.

 

Togliendo le redini, infine, la Micklem Multibridle si può anche utilizzare come semplice, seppur estremamente elegante, capezza o come capezzone per il lavoro alla corda, per poi ridiventare testiera per il lavoro montato in un attimo. Uno strumento davvero multitasking!

 

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